A cura di Giovanni Iolascon
Professore Ordinario di Medicina Fisica e Riabilitativa
Direttore UOC Medicina Fisica e Riabilitazione
Direttore Dipartimento Multidisciplinare di Specialità Medico-Chirurgiche e Odontoiatriche
Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”
Il sistema muscolo-scheletrico è un efficiente prodotto dell’evoluzione delle specie viventi. Per un corretto funzionamento dell’interazione delle sue varie componenti è necessaria la produzione di molecole di comunicazione tra i tessuti.
È stato ipotizzato che la vitamina D sia un molecola pivotal del cross-talk intertissutale che governa l’efficienza strutturale e funzionale dell’apparato muscolo-scheletrico. Secondo un recente studio di Mizuno et al. l’ipovitaminosi D non agisce principalmente attraverso una riduzione della massa muscolare, ma soprattutto causando un impairment nell’attività dell’unità motoria per una minore frequenza di scarica dei motoneuroni, una ridotta velocità di conduzione nervosa e un conseguente disaccoppiamento eccitazione-contrazione muscolare.
Bibliografia
- Mizuno T, Hosoyama T, Tomida M, Yamamoto Y, Nakamichi Y, Kato S, Kawai-Takaishi M, Ishizuka S, Nishita Y, Tange C, Shimokata H, Imagama S, Otsuka R. Influence of vitamin D on sarcopenia pathophysiology: A longitudinal study in humans and basic research in knockout mice. J Cachexia Sarcopenia Muscle. 2022 Dec;13(6):2961-2973. doi: 10.1002/jcsm.13102.
Giusto
molto bene la sintesi sull’argomento è indispensabile per l’attività professionale ,facile da ricordare.
non mi è chiaro
Approfondimento chiaro e molto interessante, utile nella nostra pratica quotidiana.
SONO PIENEMENTE D’ACCORDO SULLA AZIONE DELLA VIT D SUL MUSCOLO
A TALE PROPOSITO VOGLIO SINTETIZZARE UN RECENTE CASO CLINICO, DOVE UN GIOVANE DI 18 ANNI CON VALORI DI CPK DI OLTRE 20 VOLTE LA NORMALITA’ DA PIUì DI 10 ANNI, CON BIOPSIE MUSCOLARI NEGATIVE, E MARCATA DIFFICOLTA NELL’ATTIVITA’ MOTORIA, DOPO AVER VALUTATO VALORI DI VITAMINA D CON RISULTATI BASSISSIMI ED IPERPARATIROIDISMO SECONDARIO, è STATO SOTTOPOSTO A TRATTAMENTO CON DOSE D’ATTACCO E DOPO DI MANTENIMENTO ED A 5 MESI, CON LA NORMALIZZAZIONE DEI VALORI DI VIT D E PARATORMONE, LE CPK, PER LA PRIMA VOLTA DOPO OLTRE 10 ANNI DI CONTROLLI, SONO NON NORMALIZZATE, MA TORNATE A VALORI QUASI NORMALI CON NETTO MIGLIORAMENTO DELLA SINTOMATOLOGIA CLINICA